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venerdì 9 maggio 2014

La lettera della Madia di risposta ai segretari comunali pubblicata dal Sole24ore

Come preannunciato, il Ministro Madia, con una lettera pubblicata sul quotidiano Il Sole 24 ore (a pag. 20), risponde ai segretari comunali, in merito alla proposta di abolizione della figura.
Dalla risposta del Ministro emergono i seguenti punti:
  1. la consultazione non è un atto formale, ma rappresenta la necessità di ragionare su alcuni temi per migliorare le cose con il contributo di tutti i protagonisti del mondo della PA.
  2. l'obiettivo è quello di semplificare e razionalizzare la dirigenza pubblica, obiettivo che va realizzato con il coinvolgimento di tutte le dirigenze, inclusi gli attuali segretari comunali;
  3. la professionalità dei segretari è certamente fuori discussione, soprattutto per i giovani e per coloro che sono stati selezionati con le regole attualmente vigenti;
  4. la ristrutturazione del sistema di reclutamento e della carriera della dirigenza, anche nelle amministrazioni locali, deve coinvolgere tutte le figure dirigenziali, ivi compresa quella dei segretari comunali, nell'ottica di realizzare un modello del ruolo unico per la dirigenza dell'amministrazione locale, che possa coinvolgere le professionalità che oggi svolgono le funzioni di segretario comunale;
  5. sussiste una differenza del ruolo svolto da un segretario comunale, a seconda che operi in un piccolo o in un grande comune. Nel primo caso, infatti, è indubbio che questa figura possa spesso garantire una professionalità determinante per il buon andamento dell'amministrazione, svolgendo di fatto una funzione di direzione degli uffici e dei servizi.
  6. soluzione dell'annosa questione del dualismo nel vertice apicale dell'ente.
La mia personale interpretazione, è questa:
  • la lettera non è evidentemente una nota di risposta ai Segretari, ma una necessaria modifica di rotta rispetto alla sortita a dir poco infelice del 30 aprile 2014;
  • non c'è nessuna intenzione di modificare le regole vigenti per i Segretari dei comuni medio/piccoli, che continueranno ad esistere negli enti dove non c'è la dirigenza;
  • nei comuni dove c'è la dirigenza l'idea è quella di creare un ruolo unico della dirigenza locale, nel quale inserire anche gli attuali segretari comunali e lasciare al Sindaco la scelta, all'interno di questo ruolo, del soggetto a cui attribuire il ruolo di vertice dell'Amministrazione, risolvendo "finalmente l'annosa questione del dualismo nel vertice apicale dell'ente".




2 commenti:

  1. Forse il Governo, come in tutte le trattative sindacali, "ha chiesto 100 per ottenere 50" nel senso che punta ad aprire l'albo per i grossi Comuni in modo da accontentare il partito dei Sindaci capeggiato da Del Rio e il Sindaco di Lodi?

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  2. prevedibile si chiede 100 per ottenere però non 50 ...ma 60...70....
    la polpa gustosa sta dai 30000-50000 abitanti in su ....sono enti che possono garantire e giustificare compensi interessanti anche per professionisti esterni....
    mentre smazzarsi in 2-3 comuni piccoli a 2800 o 3000 euro al mese con responsabilità enormi è meno appetibile ...più appetibile fare il responsabile associato dell'anagrafe a 2500 euro al mese...
    è chiaro che avendo il sottoscritto circa 25 anni di servizio tra essere abolito e inviato al confino in Groenlandia e continuare a lavorare con un minimo di certezza preferisco ,purtroppo,quest'ultima soluzione...ben diverso sarebbe se fossi all'inizio della carriera...cercherei altro.....

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